L´ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore verso la chiusura. 10 luglio il consiglio comunale
05-07-2016 20:20 - Diritto
Si avvia ormai alla soppressione l´ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore.
In particolare nel prossimo consiglio comunale che , ironia della sorte , si terrà proprio presso l´aula udienze del Giudice di Pace in via Vittorio Veneto della cittadina dell´agro Caleno il giorno 10.07.2016 all´ordine del giorno è prevista la revoca della delibera di consiglio comunale n. 8 del 22.04.2013.
Si tratta della delibera di consiglio comunale con la quale veniva approvato il riparto delle spese relativo ai costi dell´ufficio giudiziario tra i comuni facenti parte del mandamento giurisdizionale pignatarese.
Poiché la nuova amministrazione guidata dal Dr. Giorgio Magliocca ha i numeri per approvare il punto all´ordine del giorno appare verosimile poter annunciare l´ormai imminente chiusura dell´ufficio giudiziario del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore come conseguenza diretta della revoca della precedente delibera di consiglio comunale.
Venendo meno il Comune dove ha sede l´ufficio la conseguenza immediata sarà la chiusura del sito con conseguente spostamento del contenzioso pendente e delle future controversie presso il Giudice di Pace di S.Maria C.V.
Allorquando nell´anno 2012, nell´ottica di contenere i costi di gestione degli uffici giudiziari minori, il legislatore stabilì che gli uffici del Giudice di Pace non coincidenti con gli uffici aventi sede nei capoluoghi di provincia o dove ha sede il Tribunale dovessero essere soppressi tranne l´ipotesi in cui i Comuni interessati dalla giurisdizione dell´ufficio giudiziario si facessero carico dei costi , grazie all´intervento dei comuni dell´agro caleno l´ufficio giudiziario di Pignataro Maggiore ottenne di rimanere ad esercitare le proprie funzioni.
Proprio in quegli anni su iniziativa dell´avvocato Salvatore Piccolo , all´epoca assessore del Comune di Sparanise , in seguito al alcuni incontri svoltisi presso l´ufficio del Giudice di Pace ed aperti al pubblico si riuscì a trovare una soluzione che consentisse di ripartire gli oneri tra costi e personale all´interno dei comuni interessati.
Alcuni dei comuni per i quali il Giudice di Pace di Pignataro aveva giurisdizione ed in particolare il comune di Calvi Risorta da subito si dichiarò non disposto ad assumere oneri , mentre tutti gli altri in qualche modo contribuirono alle spese o al personale.
Per questo motivo i comuni interessati adottarono delibere di consiglio comunale e l´ufficio di Pignataro Maggiore ha funzionato sino ad oggi.
L´imminente approvazione della revoca della delibera con la quale il comune di Pignataro Maggiore si accollava i costi, in quota maggiore , per il funzionamento dell´ufficio sancirà la definitiva chiusura.
L´avvocato Salvatore Piccolo, all´epoca tra i promotori delle iniziative per il mantenimento dell´ufficio giudiziario ha espresso dispiacere per la conclusione finale della vicenda e tuttavia , il legale sparanisano non più assessore , ha evidenziato come la chiusura dell´ufficio giudiziario appariva ormai prossima ed in un certo senso neppure più funzionale agli interessi dell´agro caleno.
L´ufficio di Pignataro Maggiore che dal 2012 ad oggi aveva anche perso il giudice coordinatore per vicende ancora in fase di chiarimento, dopo il 2012 aveva via via perso funzionalità poiché le risorse ministeriali sono state concentrate verso gli uffici giudiziari ministeriali e quindi per questi uffici il ministero garantisce collegamento telematico con possibilità di visione degli atti per via telematica, mentre per gli uffici giudiziari locali restano in essere i registri cartacei con conseguente difficoltà dell´utenza.
Agli avvocati ed agli utenti della giustizia dell´agro caleno sostanzialmente l´aver ottenuto il mantenimento dell´ufficio giudiziario in questi 4 anni non ha comportato sostanziali vantaggi poiché presso la vicina S.Maria C.V. gli avvocati e gli utenti continuano ad andare quotidianamente per recarsi presso il Tribunale , presso gli uffici di procura competenti anche per i procedimenti penali davanti al Giudice di Pace e per le notifiche presso l´UNEP di S.Maria C.V.
Chiude quindi definitivamente l´ufficio giudiziario di Pignataro Maggiore che aveva ereditato , anche come ubicazione degli uffici , la giurisdizione della Pretura mandamentale istituita nel 1801 all´epoca del riassetto ordinamentale conseguente alla codificazione e legislazione napoleonica sotto il vice regno di Gioacchino Murat.
In particolare nel prossimo consiglio comunale che , ironia della sorte , si terrà proprio presso l´aula udienze del Giudice di Pace in via Vittorio Veneto della cittadina dell´agro Caleno il giorno 10.07.2016 all´ordine del giorno è prevista la revoca della delibera di consiglio comunale n. 8 del 22.04.2013.
Si tratta della delibera di consiglio comunale con la quale veniva approvato il riparto delle spese relativo ai costi dell´ufficio giudiziario tra i comuni facenti parte del mandamento giurisdizionale pignatarese.
Poiché la nuova amministrazione guidata dal Dr. Giorgio Magliocca ha i numeri per approvare il punto all´ordine del giorno appare verosimile poter annunciare l´ormai imminente chiusura dell´ufficio giudiziario del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore come conseguenza diretta della revoca della precedente delibera di consiglio comunale.
Venendo meno il Comune dove ha sede l´ufficio la conseguenza immediata sarà la chiusura del sito con conseguente spostamento del contenzioso pendente e delle future controversie presso il Giudice di Pace di S.Maria C.V.
Allorquando nell´anno 2012, nell´ottica di contenere i costi di gestione degli uffici giudiziari minori, il legislatore stabilì che gli uffici del Giudice di Pace non coincidenti con gli uffici aventi sede nei capoluoghi di provincia o dove ha sede il Tribunale dovessero essere soppressi tranne l´ipotesi in cui i Comuni interessati dalla giurisdizione dell´ufficio giudiziario si facessero carico dei costi , grazie all´intervento dei comuni dell´agro caleno l´ufficio giudiziario di Pignataro Maggiore ottenne di rimanere ad esercitare le proprie funzioni.
Proprio in quegli anni su iniziativa dell´avvocato Salvatore Piccolo , all´epoca assessore del Comune di Sparanise , in seguito al alcuni incontri svoltisi presso l´ufficio del Giudice di Pace ed aperti al pubblico si riuscì a trovare una soluzione che consentisse di ripartire gli oneri tra costi e personale all´interno dei comuni interessati.
Alcuni dei comuni per i quali il Giudice di Pace di Pignataro aveva giurisdizione ed in particolare il comune di Calvi Risorta da subito si dichiarò non disposto ad assumere oneri , mentre tutti gli altri in qualche modo contribuirono alle spese o al personale.
Per questo motivo i comuni interessati adottarono delibere di consiglio comunale e l´ufficio di Pignataro Maggiore ha funzionato sino ad oggi.
L´imminente approvazione della revoca della delibera con la quale il comune di Pignataro Maggiore si accollava i costi, in quota maggiore , per il funzionamento dell´ufficio sancirà la definitiva chiusura.
L´avvocato Salvatore Piccolo, all´epoca tra i promotori delle iniziative per il mantenimento dell´ufficio giudiziario ha espresso dispiacere per la conclusione finale della vicenda e tuttavia , il legale sparanisano non più assessore , ha evidenziato come la chiusura dell´ufficio giudiziario appariva ormai prossima ed in un certo senso neppure più funzionale agli interessi dell´agro caleno.
L´ufficio di Pignataro Maggiore che dal 2012 ad oggi aveva anche perso il giudice coordinatore per vicende ancora in fase di chiarimento, dopo il 2012 aveva via via perso funzionalità poiché le risorse ministeriali sono state concentrate verso gli uffici giudiziari ministeriali e quindi per questi uffici il ministero garantisce collegamento telematico con possibilità di visione degli atti per via telematica, mentre per gli uffici giudiziari locali restano in essere i registri cartacei con conseguente difficoltà dell´utenza.
Agli avvocati ed agli utenti della giustizia dell´agro caleno sostanzialmente l´aver ottenuto il mantenimento dell´ufficio giudiziario in questi 4 anni non ha comportato sostanziali vantaggi poiché presso la vicina S.Maria C.V. gli avvocati e gli utenti continuano ad andare quotidianamente per recarsi presso il Tribunale , presso gli uffici di procura competenti anche per i procedimenti penali davanti al Giudice di Pace e per le notifiche presso l´UNEP di S.Maria C.V.
Chiude quindi definitivamente l´ufficio giudiziario di Pignataro Maggiore che aveva ereditato , anche come ubicazione degli uffici , la giurisdizione della Pretura mandamentale istituita nel 1801 all´epoca del riassetto ordinamentale conseguente alla codificazione e legislazione napoleonica sotto il vice regno di Gioacchino Murat.