11 settembre 2015
11-09-2015 13:14 - Cronaca
11 settembre. Credo che ciascuno di noi abbia impresso nella propria memoria questa data e gli avvenimenti correlati a quel terribile 11 settembre 2001. Quegli avvenimenti hanno senza dubbio cambiato, forse per sempre, la storia dell´umanità.
Dopo la seconda guerra mondiale, conclusasi con il bombardamento nucleare americano ai danni dei giapponesi, era chiaro che il concetto di guerra avrebbe subito un cambiamento. Il globo terraqueo non può ospitare nuovi conflitti mondiali con l´inevitabile uso delle armi nucleari , pena l´autodistruzione dell´intero pianeta e dei suoi ospiti.
Guerre successive all´ultimo conflitto mondiale sono state ospitate nel nostro pianeta , ma si è trattato di guerre regionali. Localizzate e circoscritte nel territorio. Negli anni e soprattutto dopo la cd. guerra fredda sempre più gli USA hanno affermato il loro potere militare mondiale . Una sorta di polizia mondiale. Tutto le guerre o conflitti in essere sul pianeta sono monitorati e comunque controllati dal grande fratello a stelle e strisce. Per questo che l´attacco alle torri gemelle trasmesso in diretta mondiale dalle stesse televisioni americane ha cambiato decisamente la storia dell´umanità.
In un´epoca sempre più avanzata tecnologicamente dove tutto e tutti possono essere controllati, monitorati e spiati, si è compreso che il pianeta è sempre più piccolo e tutti gli obbiettivi possono essere colpiti, non più con le armi delle guerre tradizionali, ma con la nuova guerra del terrorismo.
Diamo anche conto che più di uno , in questi anni passati dal settembre 2001, ha elaborato teorie cospirative che prevedono una regia e preparazione "interna" dell´attacco alle torri gemelle. Tuttavia al netto di questi teorie , che non sono state ancora dimostrate, e restando nel filone della spiegazione ufficiale ovvero che l´attentato sia stato frutto di terrorismo e fanatismo religioso di matrice islamico occorre fare delle riflessioni.
Per prevenire ulteriori attacchi terroristici il grande fratello americano ha deciso, nell´ordine : di abbattere i governo dei talebani in Afghanistan; distruggere l´amministrazione militare di Saddam Hussein in Iraq; abbattere tutti i governi del nord africa.
In tutte queste operazioni militari il successo non è mai arrivato. Molti dei nemici giurati degli USA sono stati ammazzati o almeno così si racconta. Uno solo è stato giustiziato all´esito di un processo, senza appello, ed è stato Saddam Hussein. Gli altri assassinati senza alcun processo, così semplicemente giustiziati. O almeno questo è quello che ci è stato raccontato.
Osama Bin Laden, ci hanno raccontato, che è stato giustiziato all´esito di una operazione di commando in Pakistan, operazione, come da tradizione americana, poi celebrata in un film di Hollywood, ma nessuno ha mai visto una immagine del ricco saudita vivo o morto. Pare l´abbia vista solo il presidente degli USA. Stesso destino è toccato, in tempi recenti, ad un altro mitico capo religioso. Assassinato in una operazione di commando, il mitico mullah Omar.
Capo religioso e militare dei talebani afghani, il mullah Omar, che la leggenda ( sembra veritiera) ricorda con un solo occhio,sempre armato di scimmitarra oltre che ammantato del mantello di Maometto, aveva preso, tra le tante, in moglie una figlia di Bin Laden. Durante l´assedio da parte dei militari statunitensi di Bora Bora, località dal nome esotico ma in realtà nel sud dell´Afghanistan, il mullah Omar cavalcando una motocicletta , come fosse un moderno cavallo, riusci a scappare , da solo, a centinaia di militari americani armati di tutto punto e forniti di elicotteri, droni, veloci automezzi.
Anche per Gheddafi morte senza processo , giustizia sommaria , giustiziato con la stesso pistola in oro che il rais portava con se, in questo caso un video artigianale sembra confermare questa versione.
In tutte queste vicende , spesso piene di episodi degni di un romanzo, alla fine sappiamo che le cose non sembrano migliorate, almeno per l´Europa.
Forse gli USA non hanno più subito sul loro territorio attacchi terroristici, ma l´Europa è sotto assedio.
E´ sotto assedio non di forze militari, almeno per il momento, ma sotto assedio di una moltitudine di esseri umani che spingono dall´Africa per entrare in Europa. Non si tratta solo di profughi che fuggono da quei territori occupati da un sedicente stato islamico che taglia le gole degli occidentali e dei non islamici e che diffonde proclami di piazzare la bandiera ( molto simile a quelle dei pirati di un tempo) in piazza San Pietro, ma sopratutto di poverissimi africani che provano ad emigrare in Europa perché affamati e ridotti allo stremo.
Prima gli stati del nord africa, guidati dai vari Gheddafi , Ben Alì, Mubarak, tenevano a freno l´immigrazione di massa dall´africa. Adesso invece la realtà è sotto gli occhi di tutti.
Questo 11 settembre ormai distante da quello del 2001 è un 11 settembre che racconta un´altra verità. Una verità di condizioni estreme di una parte di umanità che tenta di sopravvivere assaltando quell´altra parte, ritenuta benestante ed opulenta. Questa parte , non sempre effettivamente ricca e comunque piena di problemi, discute su come affrontare questo problema che si è compreso non è eccezionale, ma è destinato a rappresentare una costante dei prossimi anni.
Dopo la seconda guerra mondiale, conclusasi con il bombardamento nucleare americano ai danni dei giapponesi, era chiaro che il concetto di guerra avrebbe subito un cambiamento. Il globo terraqueo non può ospitare nuovi conflitti mondiali con l´inevitabile uso delle armi nucleari , pena l´autodistruzione dell´intero pianeta e dei suoi ospiti.
Guerre successive all´ultimo conflitto mondiale sono state ospitate nel nostro pianeta , ma si è trattato di guerre regionali. Localizzate e circoscritte nel territorio. Negli anni e soprattutto dopo la cd. guerra fredda sempre più gli USA hanno affermato il loro potere militare mondiale . Una sorta di polizia mondiale. Tutto le guerre o conflitti in essere sul pianeta sono monitorati e comunque controllati dal grande fratello a stelle e strisce. Per questo che l´attacco alle torri gemelle trasmesso in diretta mondiale dalle stesse televisioni americane ha cambiato decisamente la storia dell´umanità.
In un´epoca sempre più avanzata tecnologicamente dove tutto e tutti possono essere controllati, monitorati e spiati, si è compreso che il pianeta è sempre più piccolo e tutti gli obbiettivi possono essere colpiti, non più con le armi delle guerre tradizionali, ma con la nuova guerra del terrorismo.
Diamo anche conto che più di uno , in questi anni passati dal settembre 2001, ha elaborato teorie cospirative che prevedono una regia e preparazione "interna" dell´attacco alle torri gemelle. Tuttavia al netto di questi teorie , che non sono state ancora dimostrate, e restando nel filone della spiegazione ufficiale ovvero che l´attentato sia stato frutto di terrorismo e fanatismo religioso di matrice islamico occorre fare delle riflessioni.
Per prevenire ulteriori attacchi terroristici il grande fratello americano ha deciso, nell´ordine : di abbattere i governo dei talebani in Afghanistan; distruggere l´amministrazione militare di Saddam Hussein in Iraq; abbattere tutti i governi del nord africa.
In tutte queste operazioni militari il successo non è mai arrivato. Molti dei nemici giurati degli USA sono stati ammazzati o almeno così si racconta. Uno solo è stato giustiziato all´esito di un processo, senza appello, ed è stato Saddam Hussein. Gli altri assassinati senza alcun processo, così semplicemente giustiziati. O almeno questo è quello che ci è stato raccontato.
Osama Bin Laden, ci hanno raccontato, che è stato giustiziato all´esito di una operazione di commando in Pakistan, operazione, come da tradizione americana, poi celebrata in un film di Hollywood, ma nessuno ha mai visto una immagine del ricco saudita vivo o morto. Pare l´abbia vista solo il presidente degli USA. Stesso destino è toccato, in tempi recenti, ad un altro mitico capo religioso. Assassinato in una operazione di commando, il mitico mullah Omar.
Capo religioso e militare dei talebani afghani, il mullah Omar, che la leggenda ( sembra veritiera) ricorda con un solo occhio,sempre armato di scimmitarra oltre che ammantato del mantello di Maometto, aveva preso, tra le tante, in moglie una figlia di Bin Laden. Durante l´assedio da parte dei militari statunitensi di Bora Bora, località dal nome esotico ma in realtà nel sud dell´Afghanistan, il mullah Omar cavalcando una motocicletta , come fosse un moderno cavallo, riusci a scappare , da solo, a centinaia di militari americani armati di tutto punto e forniti di elicotteri, droni, veloci automezzi.
Anche per Gheddafi morte senza processo , giustizia sommaria , giustiziato con la stesso pistola in oro che il rais portava con se, in questo caso un video artigianale sembra confermare questa versione.
In tutte queste vicende , spesso piene di episodi degni di un romanzo, alla fine sappiamo che le cose non sembrano migliorate, almeno per l´Europa.
Forse gli USA non hanno più subito sul loro territorio attacchi terroristici, ma l´Europa è sotto assedio.
E´ sotto assedio non di forze militari, almeno per il momento, ma sotto assedio di una moltitudine di esseri umani che spingono dall´Africa per entrare in Europa. Non si tratta solo di profughi che fuggono da quei territori occupati da un sedicente stato islamico che taglia le gole degli occidentali e dei non islamici e che diffonde proclami di piazzare la bandiera ( molto simile a quelle dei pirati di un tempo) in piazza San Pietro, ma sopratutto di poverissimi africani che provano ad emigrare in Europa perché affamati e ridotti allo stremo.
Prima gli stati del nord africa, guidati dai vari Gheddafi , Ben Alì, Mubarak, tenevano a freno l´immigrazione di massa dall´africa. Adesso invece la realtà è sotto gli occhi di tutti.
Questo 11 settembre ormai distante da quello del 2001 è un 11 settembre che racconta un´altra verità. Una verità di condizioni estreme di una parte di umanità che tenta di sopravvivere assaltando quell´altra parte, ritenuta benestante ed opulenta. Questa parte , non sempre effettivamente ricca e comunque piena di problemi, discute su come affrontare questo problema che si è compreso non è eccezionale, ma è destinato a rappresentare una costante dei prossimi anni.