Saviano racconta la storia di Enzo Palmesano, recentemente riconosciuto vittima di camorra.
02-01-2015 10:20 - Cronaca
Da oltre un decennio difendiamo , sia in sede penale che civile, l´amico Enzo Palmesano : giornalista professionista e scrittore. Siamo anche certi che storcerà il muso leggendo, in queste scarne righe, che abbiamo associato il suo nome all´aggettivo amico. Palmesano sa che chi scrive usa tale aggettivo frequentemente per definire la posizione di persone secondo la regola e la consuetudine che si usava tra democratici cristiani.
Nel caso di Enzo Palmesano "missino di sinistra", invece, possiamo usare il termine amico nell´accezione propria. Conosciamo la vicenda professionale e conosciamo l´uomo impegnato nelle battaglie contro la camorra e contro il malaffare in generale. Per questo ha fatto piacere leggere l´articolo che il famoso scrittore Roberto Saviano ha voluto dedicare ad Enzo Palmesano.
Non vuole essere assolutamente una critica a Saviano, ma certamente dobbiamo dire che quando Palmesano scriveva sui giornali locali di camorra con la consueta precisione e la delicata penna che solo in pochi usano , a livello nazionale, come Palmesano, il giornalista pignatarese era frequentemente osteggiato e non solo dai camorristi e dai loro insospettabili fiancheggiatori. Noi, nel nostro piccolo, invece abbiamo sempre fatto sentire la vicinanza e abbiamo difeso il giornalista davanti a qualsiasi curia non solo della Campania. Abbiamo disprezzato e tenuto in poca considerazione coloro che per la nostra vicinanza anche professionale ad Enzo Palmesano, di riflesso avevano atteggiamenti poco nobili nei nostri confronti.
Processi spesso molto incerti e combattuti sino alla fine, potrei raccontarne tanti, più di una volte prima dell´arringa finale ho temuto la condanna per l´innocente Palmesano. Non che fosse colpevole , giova ribadire , ma a volte avevamo come avversari personaggi forti e ben ammanigliati. Abbiamo sempre vinto! Non per merito di chi scrive , che ha sempre messo solo l´impegno professionale come per l´altro accade con tutti i clienti dello studio legale Piccolo, ma perchè alla fine la Giustizia trionfa sempre, e questo credo più delle idee politiche non ha mai abbandonato chi scrive. Tanti sono stati i processi che hanno visto Palmesano alla sbarra perchè chi fa il mestiere del giornalista , per altro d´inchiesta, corre questo tipo di rischio. Una volta addirittura un ergastolano querelò Palmesano che lo aveva appellato camorrista e questi si sentiva offeso perchè pur essendo un omicida riconosciuto da sentenze definitive ed espiava la pena dell´ergastolo non aveva mai riportato condanne per associazione per deliquere di stampo camorristico. La cosa incredibile fu che la querela fu presa in considerazione ed il PM addirittura chiese il rinvio a giudizio, il proscioglimento all´udienza preliminare fu ovvio, seppure, al solito, non scontato.
Recentemente abbiamo difeso Palmesano nell´ultimo vittorioso processo, quello nel quale era persona offesa. La magistratura (ed in particolare i valorosi magistrati della DDA napoletana) , indagando sulla camorra dell´agro caleno, avevano scoperto casualmente il motivo per il quale il giornalista non scriveva più i suoi articoli. Aveva subito, come ha stabilito il Tribunale sammaritano, violenza privata aggravata dal fatto di aver favorito la camorra. Processo non semplice, durato molti anni e senza precedenti. Mai era accaduto che un Tribunale, accertasse, con sentenza che ad un giornalista fosse impedito di scrivere per fare un favore ai clan camorristici. Grazie anche a questa sentenza la storia di Palmesano ha trovato spazio su una rivista nazionale per mezzo della brillante penna di Saviano.
Di seguito riportiamo il link dell´articolo di Saviano per i pochi che ancora non avessero letto lo scritto non senza augurare ad Enzo Palmesano un 2015 ricco di soddisfazioni anche e soprattutto professionali. Sappiamo il valore del giornalista e dello scrittore e siamo sicuri che come la Giustizia trionfa sempre anche il merito primo o poi porta risultati positivi. Sappiamo anche che quando Palmesano diventerà, come merita, giornalista e scrittore di fama nazionale si ricorderà del modesto difensore che ha scritto , senza avere la presunzione di imitare neppure lontanamente il grande Saviano, queste righe.
Nel caso di Enzo Palmesano "missino di sinistra", invece, possiamo usare il termine amico nell´accezione propria. Conosciamo la vicenda professionale e conosciamo l´uomo impegnato nelle battaglie contro la camorra e contro il malaffare in generale. Per questo ha fatto piacere leggere l´articolo che il famoso scrittore Roberto Saviano ha voluto dedicare ad Enzo Palmesano.
Non vuole essere assolutamente una critica a Saviano, ma certamente dobbiamo dire che quando Palmesano scriveva sui giornali locali di camorra con la consueta precisione e la delicata penna che solo in pochi usano , a livello nazionale, come Palmesano, il giornalista pignatarese era frequentemente osteggiato e non solo dai camorristi e dai loro insospettabili fiancheggiatori. Noi, nel nostro piccolo, invece abbiamo sempre fatto sentire la vicinanza e abbiamo difeso il giornalista davanti a qualsiasi curia non solo della Campania. Abbiamo disprezzato e tenuto in poca considerazione coloro che per la nostra vicinanza anche professionale ad Enzo Palmesano, di riflesso avevano atteggiamenti poco nobili nei nostri confronti.
Processi spesso molto incerti e combattuti sino alla fine, potrei raccontarne tanti, più di una volte prima dell´arringa finale ho temuto la condanna per l´innocente Palmesano. Non che fosse colpevole , giova ribadire , ma a volte avevamo come avversari personaggi forti e ben ammanigliati. Abbiamo sempre vinto! Non per merito di chi scrive , che ha sempre messo solo l´impegno professionale come per l´altro accade con tutti i clienti dello studio legale Piccolo, ma perchè alla fine la Giustizia trionfa sempre, e questo credo più delle idee politiche non ha mai abbandonato chi scrive. Tanti sono stati i processi che hanno visto Palmesano alla sbarra perchè chi fa il mestiere del giornalista , per altro d´inchiesta, corre questo tipo di rischio. Una volta addirittura un ergastolano querelò Palmesano che lo aveva appellato camorrista e questi si sentiva offeso perchè pur essendo un omicida riconosciuto da sentenze definitive ed espiava la pena dell´ergastolo non aveva mai riportato condanne per associazione per deliquere di stampo camorristico. La cosa incredibile fu che la querela fu presa in considerazione ed il PM addirittura chiese il rinvio a giudizio, il proscioglimento all´udienza preliminare fu ovvio, seppure, al solito, non scontato.
Recentemente abbiamo difeso Palmesano nell´ultimo vittorioso processo, quello nel quale era persona offesa. La magistratura (ed in particolare i valorosi magistrati della DDA napoletana) , indagando sulla camorra dell´agro caleno, avevano scoperto casualmente il motivo per il quale il giornalista non scriveva più i suoi articoli. Aveva subito, come ha stabilito il Tribunale sammaritano, violenza privata aggravata dal fatto di aver favorito la camorra. Processo non semplice, durato molti anni e senza precedenti. Mai era accaduto che un Tribunale, accertasse, con sentenza che ad un giornalista fosse impedito di scrivere per fare un favore ai clan camorristici. Grazie anche a questa sentenza la storia di Palmesano ha trovato spazio su una rivista nazionale per mezzo della brillante penna di Saviano.
Di seguito riportiamo il link dell´articolo di Saviano per i pochi che ancora non avessero letto lo scritto non senza augurare ad Enzo Palmesano un 2015 ricco di soddisfazioni anche e soprattutto professionali. Sappiamo il valore del giornalista e dello scrittore e siamo sicuri che come la Giustizia trionfa sempre anche il merito primo o poi porta risultati positivi. Sappiamo anche che quando Palmesano diventerà, come merita, giornalista e scrittore di fama nazionale si ricorderà del modesto difensore che ha scritto , senza avere la presunzione di imitare neppure lontanamente il grande Saviano, queste righe.
L´articolo di Saviano è qui