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Ucciso durante la partita Barcellona-Juventus, condanna "soft" per i killer dei Mazzacane

22-05-2020 17:00 - Cronaca
Napoli (Attilio Nettuno) Dodici anni a Salvatore Belforte, 16 anni a testa ad Antonio Letizia e Vittorio Musone. Questa la sentenza del gup Maria Laura Ciollaro del Tribunale di Napoli al termine del processo, celebrato con rito abbreviato, per l'omicidio di Raffaele Paolella, alias 'o meccanic', ucciso nel 1991 in un circolo ricreativo di Marcianise mentre stava assistendo alla semifinale di Coppa delle Coppe tra il Barcellona e la Juventus.

Nel corso della requisitoria il pubblico ministero della Dda aveva chiesto 20 anni per Belforte, riconoscendo l'attenuante della sua collaborazione con la giustizia in merito alle indagini sul delitto, e 30 anni per Musone e Letizia. Il giudice, però, ha concesso anche le attenuanti generiche nella massima estensione, anche alla luce del fatto che tutti gli imputati hanno ammesso le accuse, accogliendo le istanze del collegio difensivo composto dagli avvocati Salvatore Piccolo (per Belforte), Angelo Raucci (per Musone) e Gaetano Laiso (per Letizia).

L'omicidio di Paolella avvenne nell'ambito della faida tra il clan Belforte e quello dei Piccolo per il predominio criminale sul comprensorio di Marcianise. Paolella venne eliminato per vendicare un altro omicidio, quello di Giovanni Ruocchio ucciso dal clan Piccolo. Così, la sera del 10 aprile 1991 il commando entrò nel circolo dove 'o meccanic' stava assistendo alla partita, conclusasi con un 3-1 per i catalani. Due persone con volto travisato ed armate fecero irruzione ed esplosero diversi colpi di fucile a pallettoni, un Benelli calibro 12. Cinque dei colpi sparati andarono a segno sul corpo di Paolella che morì sul colpo. A distanza di quasi 30 anni è arrivata la sentenza.

articolo pubblicato sul quotidiano online casertanews http://www.casertanews.it/cronaca/omicidio-barcellona-juventus-condanna-belforte-marcianise.html

MARCIANISE. Ammazzato mentre guardava la semifinale della Juventus. Condannato il boss Salvatore Belforte e altri due
Marcianise (ti.pa) – Pochi minuti fa la sentenza per il delitto di Raffaele Paolella, avvenuto nell’aprile del 1991, vergata dal giudice indagini preliminari del tribunale di Napoli Ciollaro nel processo in rito abbreviato per i tre gangster del clan Belforte. E’ sicuramente una vittoria dello Stato essere riusciti ad emettere una sentenza per un omicidio compiuto quasi 30 anni dal clan Belforte e ricostruito pazientemente dal pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi. Nel 1991, Paolella fu ammazzato durante la partita di Coppa delle Coppe, la semifinale tra Juventus, di cui era tifoso, e Barcellona.

Dodici anni a Salvatore Belforte, difeso dall’avvocato Salvatore Piccolo, che ha beneficiato sia dell’art. 8, riguardante l’ammissione del reato o, come in questo caso, la sua passata collaborazione con la giustizia, sia delle attenuanti generiche. Sedici anni, invece, per Pietro Musone e 12 anni ad Antonio Letizia (nel collegio difensivo Angelo Raucci). Entrambi hanno ricevuto il beneficio delle attenuanti come Salvatore Belforte. Paolella venne eliminato dal clan Belforte perché, secondo il racconto dei collaboratori di giustizia, aveva tradito il clan ed era passato con il gruppo rivale Piccolo – Quaqquaroni.

articolo pubblicato sul quotidiano online casertace.it

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