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Prosciolti dal GIP Meccariello tutti i dipendenti del Comune di Teano, accusati di assenteismo: "il fatto non costituisce reato"

08-04-2011 10:13 - Cronaca
Tutti prosciolti ´perché il fatto non costituisce reato´ gli impiegati comunali incappati nell´ultimo blitz anti assenteismo condotto sul Comune di Teano. Fu in piena calura quando i Carabinieri ed i Vigili Urbani di Teano, guidati dai rispettivi Comandanti Maresciallo Augusto Proietti e Comandante Antonio Di Nardo fecero irruzione negli uffici del Comune di Teano per verificare che tutti gli impiegati, il cui cartellino orologio o badge, risultava marcato in entrata, fosse al proprio posto. Puntualmente e giustamente un carabiniere ed un vigile erano sistemati all´ingresso del Municipio per verificare entrate o uscite anomale e gli altri giravano per l´intera struttura per portare a termine il lavoro di verifica. Diversi impiegati incapparono nella rete dei controlli e furono accusati di assenteismo: un termine fin troppo soft per indicare ciò che veramente significa in questo caso, ossia: truffa aggravata. Ma, giudicando dal risultato, ognuno di loro ha saputo fornire valide spiegazioni ai giudici. L´ispezione suscitò grande clamore ed ebbe vasta eco sula stampa locale. Il clima che si respirava tra il personale era di grande imbarazzo perché c´era chi riteneva che queste vicende contribuiscono solo a dare dell´impiegato comunale la solita nomea di scansafatiche e non tengono conto delle individualità che invece ogni giorno danno prova di serietà e professionalità. All´indomani del proscioglimento pieno occorre evidenziare che la notizia dell´assoluzione non ha trovato spazio sui giornali, come per altro sovente accade.Finisce bene quindi la vicenda dei dipendenti comunali di Teano che all´udienza preliminare celebrata il 06/04/2011 innanzi al Gup Dr. Giuseppe Meccariello sono stati prosciolti da ogni accusa. Il collegio difensivo composto dagli avvocati Salvatore Piccolo, Marco Zarone e Bruno Ruggiero aveva evidenziato che in seguito alla nota sentenza della Cassazione a Sezione Unite (n. 15983 del 11/04/2006) , con la quale si è stabilito che la mancanza della timbratura in uscita del cartellino marcatempo non fosse configurabile come falso in atto pubblico, ma semmai come truffa aggravata, doveva verificarsi, caso per caso, la sussistenza del danno patrimoniale dell´ente in caso di assenza di pochi minuti. Solo la verifica che i periodi di assenza , conglobati nell´arco del periodo retributivo , fossero economicamente apprezzabili poteva far sussistere, seppur in linea ipotetica, al configurabilità giuridica del reato. Nella giurisprudenza si è ormai affermato il diritto alla pausa caffè o alla pausa sigaretta per coloro che fumano o anche semplicemente ad una boccata d´aria senza che questo possa incidere in ordine al rapporto di lavoro. Nel caso dei dipendenti del Comune di Teano si è trattato di una sola assenza e per pochi minuti. I legali hanno inoltre evidenziato come la fiducia nella magistratura riposta sin dall´inizio ha dato positivo riscontro perché in genere l´udienza preliminare, viene considerata una udienza filtro per il dibattimento, mentre in questo caso, grazie anche ad ottimi magistrati si è avuto un proscioglimento pieno con la formula che il "fatto non costituisce reato" risparmiando agli imputati il girone infernale del dibattimento che avrebbe comportato tempi lu
nghi, stress ed ansia oltre a notevole esborso per le spese legali.

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