Processo De Rosa, respinta perché inammissibile la costituzione di parte civile del Comune di Sparanise. Dura presa di posizione del difensore: perché è stata deliberata?
20-06-2019 18:48 - Cronaca
SANTA MARIA C.V. (Cristiano Mattei) Dichiarata inammissibile la costituzione di parte civile nel processo a carico di Donato De Rosa per la vicenda del sinistro stradale avvenuto nel dicembre scorso a Sparanise nel quale è rimasto seriamente ferito il giovane 17 enne Salvatore De Falco. Il Comune di Sparanise retto all’epoca della delibera , numero 60 del 16 maggio 2019, dal vicesindaco facente funzioni Gaetano Di Maio per via delle vicende giudiziarie che hanno colpito il sindaco Salvatore Martiello ha incaricato l’Avv. Amelia Montecuollo degli atti necessari. Il legale di Carinola ha effettivamente depositato l’atto di costituzione di parte civile in udienza, tenutasi innanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il 20/06/2019, con la procura speciale firmata dal sindaco Salvatore Martiello, nelle more reintegrato nelle funzioni, ma l’istanza è stata dichiarata inammissibile, senza neppure necessità di riserva da parte del Tribunale. Il collegio C della Terza sezione presieduto dal Dr. Francesco Rugarli ha infatti accolto le eccezioni della difesa dell’imputato. Per la inammissibilità della costituzione si era anche pronunciato il P.M. dr. Sergio Occhionero. Il procedimento penale è poi proseguito con le richieste di prova delle parti e l’escussione della vittima e del padre del ragazzo. Sulla vicenda è intervenuto l’Avv. Salvatore Piccolo, difensore di Donato De Rosa, che si è dichiarato sorpreso dalla condotta del Comune di Sparanise e dagli atti amministrativi posti in essere. Non vi erano dubbi che la costituzione di parte civile del Comune di Sparanise nel processo a carico di De Rosa sarebbe stata, poi, dichiarata inammissibile. D’altra parte la stessa delibera n.60 reca in calce il parere negativo del responsabile del servizio Annarita Rebuzzi, l’esperto funzionario aveva steso in calce alla delibera, come prescritto dalla legge (art.49 TUEL 267/2000) , il proprio formale dissenso scrivendo testualmente : “in primo luogo il Comune si costituirebbe parte civile per fini non propriamente istituzionali e, in secondo luogo si avrebbe un inutile esborso di danaro pubblico “. A quale fine allora è stata deliberata la costituzione visto che il funzionario aveva dichiarato dall’inizio non sussistere il fine istituzionale? Quale il fine politico? Provocazione? Semplice inesperienza degli amministratori? Senza trascurare che proprio le gravi conseguenze del sinistro stradale, le cui responsabilità sono in corso di accertamento innanzi al Tribunale, dovrebbero indurre - soprattutto chi ha responsabilità istituzionali - alla prudenza evitando di eccitare ed aizzare gli animi, ma pacificando le parti e , se possibile, riconciliarle. Resta ora da verificare chi pagherà la prestazione professionale dell’Avv. Amelia Montecuollo che correttamente ha redatto l’atto di costituzione presentandolo in udienza, mentre il processo proseguirà normalmente senza la partecipazione del Comune di Sparanise.
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