Piccola storia triste: arrestato il sindaco di Sparanise.
12-02-2019 19:04 - Cronaca
Sparanise è costituito in Municipio da oltre 200 anni. In duecento anni di storia locale non era mai accaduto che il Sindaco in carica fosse arrestato.
Questo è il dato più evidente che crea stupore e dispiacere nella popolazione.
Non vogliamo entrare nel merito della questione giudiziaria che ha portato all’arresto di Salvatore Martiello perché da sempre siamo convinti del fatto che i processi vadano celebrati nelle aule giudiziarie.
Sempre convinti dell’innocenza fino al passaggio in giudicato della sentenza di condanna di qualunque indagato applichiamo questo principio, di natura costituzionale , anche a Martiello al quale anche auguriamo di chiarire la sua posizione davanti ai Magistrati che a breve lo vedranno comparire in vinculis.
Sempre come avvertenza preliminare segnaliamo, a chi legge, che non abbiamo mai gioito quando una persona viene arrestata e non è nostra intenzione iniziare adesso.
Anzi da avvocato difensore conosciamo le sofferenze che provano i congiunti dell’arrestato nelle operazioni necessarie alla formalizzazione dello stato detentivo e delle sofferenze certe che si provano quando si perde la libertà.
Per questo solidarizziamo umanamente verso coloro che per tali fatti soffrono.
Ciò detto non possiamo che esprimere , come d’altra parte è sentimento comune della popolazione di Sparanise , massima ed incondizionata fiducia nella magistratura tanto inquirente che requirente e siamo certi che la magistratura sammaritana saprà fare Giustizia.
Non vogliamo , neppure , commentare le accuse nei confronti dell’arrestato sapendo con certezza che saranno i valorosi magistrati inquirenti a far valere la pubblica accusa al meglio.
Quello che invece dobbiamo dire è che Sparanise è finita in prima pagina nei telegiornali , sui giornali ed in questo momento tutto il paese commenta una vicenda di cronaca che è grave. L’arresto del sindaco in carica.
Il TG3 Campania nel commentare l’arresto ha sottolineato, mostrando il video autoprodotto in campagna elettorale, quali erano i modi e i toni utilizzati da Martiello contro i precedenti amministratori accusati di non aver amministrato bene il paese.
La scorsa campagna elettorale venne portata avanti con lo slogan dialettale “cet accis” volendo additare all’opinione pubblica con termini e messaggi giustizialisti un passato di malaffare e cattiva amministrazione.
Come si è visto le cose stanno diversamente e la nostra sensibilità garantista , propria di chi calca le aule di giustizia da oltre vent’anni , ci consente di usare toni diversi. Perché noi siamo diversi!
Non occorre aggiungere altro in ordine ai propositi di legalità e di trasparenza diffusi ancora oggi sui social network da Martiello perché la questione è ormai approdata alle aule di giustizia.
Potevamo , all’indomani delle elezioni , salire sul carro dei vincitori come pure frequentemente accade ed è accaduto nella nostra concittadina, ma la nostra coscienza e la dignità di non essere asserviti al potere ci ha spinti , da subito , a criticare un amministrazione che ci sembrava diretta in maniera negativa. Per tutta risposta abbiamo ricevuto offese ed ostracismo, ma noi abbiamo le spalle forti e sappiamo reagire. Chi invece non ha la nostra forza e non ha potuto reagire oggi tira un sospiro di sollievo perché vede vacillare, sotto i colpi delle inchieste giudiziarie, un sindaco capace di usare toni spesso offensivi con gli avversari e di disprezzare chiunque la pensasse diversamente.