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Le risse destrorse e la necessità del dialogo.

05-06-2010 - Cronaca
Recenti e, per certi versi, feroci polemiche sulla stampa locale hanno dimostrato pienamente la divisione e la litigiosità del centrodestra locale. Violenti insulti e pubblici proclami, giovanili e non, hanno riempito le pagine locali dei giornali cartacei ed online, facendo la gioia dei giornalisti nostrani che hanno potuto in questo modo predisporre articoli aggiornati con il minimo impegno. Noi non possiamo e non vogliamo entrare in casa altrui, ma da eletti del popolo, non di sinistra, dobbiamo registrare lo stato di abbandono in cui versa una parte significativa dell´area politica di destra, che nella regione, nella provincia ed in molti comuni casertani è alleata dei moderati cattolici e di centro. A Sparanise la divisione ed il tasso di rissa specifico della destra non consente discorsi politici in chiave di alleanza e di progetto di alternanza per il futuro. Va anche chiarito che di frequente la rissa politica, l´insulto gratuito, è uno strumento utilizzato da chi non ha argomenti ed allora ricorre all´attacco personale offensivo e gratutito unicamente per attrarre l´attenzione così come accadde per quei commercianti al dettaglio dei mercatini rionali che per vendere la loro merce lanciano urla violente e spesso colorite. Un antico adagio popolare dice che chi interviene nelle risse per sedarle riceve le peggiori conseguenze, anche per questo non commentiamo e non prendiamo posizione circa gli argomenti utilizzati ed i toni messi in campo. Facciamo notare all´opinione pubblica, all´elettorato moderato e cattolico che da sempre ci sostiene, che con questa classe politica locale di destra siamo in difficoltà a discutere di programmi e progetti di sviluppo per il paese perché richiamo di essere coinvolti, nostro malgrado, in una unica grande rissa ed anzi di frequente dobbiamo schivare qualche colpo che esce dalla zuffa e risulta diretto proprio verso di noi. Crediamo che le forze sane e propositive che si richiamano alla destra debbano trovare la forza per isolare i facinorosi che dietro l´insulto nascondono una spiccata propensione all´affarismo. Solo in questo modo, con la vittoria netta e definitiva delle persone serie , che esistono e sono numerose, nell´ambito della destra sarà possibile , in futuro, stabilire un rapporto politico con i moderati di ispirazione cattolica. Quel rapporto di alleanza che è alla base dei successi elettorali in Regione, in Provincia ed in molti comuni del casertano. Per queste motivazioni i moderati sono alleati leali della sinistra nell´Amministrazione Comunale di Sparanise e sono anche parte importante, sino ad essere stati candidati, nello schieramento di centrodestra guidato dall´On.le Zinzi in Provincia, che pure ha avuto non poche difficoltà a dialogare con la destra quando, dopo un plebiscito popolare, ha dovuto mettere mano alla composizione della giunta ed ha dovuto alla fine tagliare e sminuzzare molte delle pretese destrorse che miravano solo all´occupazione delle poltrone senza essere funzionali alle competenze e alle capacità necessarie per amministrare.
Con la crisi economica in atto, e con i tanti problemi del territorio, non è possibile prestare attenzione a chi perde il proprio tempo ad insultare chiunque gli capita a tiro, oggi gli "alleati" di ieri, ed in passato gli avversari politici tradizionali. Bisogna compiere nello scenario politico un´opera di bonifica da questi personaggi che sono capaci solo di distruggere, senza costruire, arrivando a sputare nel piatto nel quale sino a ieri hanno mangiato. Occorre espellere dal panorama politico locale, ribadendo le decisioni già prese dall´elettorato nell´urna, chiunque utilizzi per la propria attività politica niente altro che l´insulto, l´offesa e la zizzania.
Il paese sta ripartendo in maniera spedita dopo anni di lotte intestine, spesso sotterrane e feroci, che hanno avuto come conseguenza la distruzione del territorio, del suo apparato produttivo e l´imbarbarimento delle classi dirigenti. Come non ricordare, nella precedente consiliatura, il lucubre spettacolo offerto all´indomani della morte improvvisa di un assessore da chi aspirava a succedergli in giunta dimenticando che il morto era ancora caldo. Nel nuovo clima di rinnovato impegno per il bene del paese occorre che le forze politiche legittimate dal consenso popolare, di maggioranza e di opposizione, trovino il coraggio di verificare, nel rispetto della volontà popolare che ha stabilito chi deve amministrare e chi deve controllare, la possibilità di svelenire la lotta politica, di eliminare gli insulti, gli esposti anonimi e confrontarsi su idee e programmi. Fino a quando tuttavia avranno diritto di cittadinanza politica, nonostante la bocciatura elettorale, soggetti capaci solo di oltraggiare l´avversario senza sforzarsi di capire, magari ricorrendo all´aiuto di persone maggiormente istruite di loro, i programmi messi in campo ed il messaggio politico pure riconosciuto valido dagli elettori, il quadro politico risentirà del clima di odio creatosi e risulterà nel medio periodo bloccato da future evoluzioni.

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