L´amministrazione Sorvillo colpisce ancora. Nel mirino il settore dell´edilizia
20-09-2013 18:51 - Cronaca
Con delibera di giunta comunale n. 103 dell´11/09/2013 , pubblicata solo di recente, l´attuale compagina amministrativa ha approvato un´incredibile tabella per la materia urbanistica-edilizia che comporta assurdi tributi , per giunta , duplicati. Deve anche evidenziarsi che come è ormai prassi consolidata dell´amministrazione in carica la delibera non risulta approvata da tutti i componenti della giunta, due di essi non erano presenti. Sempre che non vi sia , come è capitato in passato e come documenteremo più avanti, non vi sia stato qualche errore nell´annotazione delle presenze.
Si tratta di una serie di tributi , distinti in specifiche voci , per i quali il cittadino richiedente dovrà sborsare due distinti balzelli.
Uno per diritti "tecnici" e l´altro per diritti "di segreteria".
L´elenco è ampio e comprende tutti gli atti che il Comune ha il potere di rilasciare.
Per ottenere un certificato di destinazione urbanistica , necessario per la compravendita, o donazione di qualsiasi terreno è necessario pagare dai 25 ai 50 euro per i cosiddetti diritti tecnici con l´aggiunta di una somma tra i sette e i dieci euro per i diritti di segreteria.
I certificati di agibilità e/o abitabilità costeranno dai 60 ai 130 euro oltre ai diritti di segreteria che vanno da 7 a 20 euro.
La richiesta di una D.I.A. , non onerosa, per la quale cioè non è previsto il pagamento di oneri urbanistici costerà 150 euro oltre 30 euro per diritti di segreteria, mentre per la D.I.A. onerosa il prezzo da pagare in tasse al Comune sale ad euro 350,00 oltre euro 50 per diritti di segreteria.
Anche il semplice accesso agli atti amministrativi diviene a pagamento con la cifra , neppure modica, di euro 70,00.
Su quest´ultima norma sembra necessario anche un approfondimento di legittimità poiché l´accesso agli atti amministrativi rappresenta ormai un diritto sacrosanto , anche di rilevo costituzionale , che non può subire limitazioni.
Il diritto di accesso è previsto in favore dei cittadini come fondamentale strumento di controllo in una sana democrazia.
L´odierna amministrazione ha invece previsto il pagamento di euro 70 per poter accedere agli atti amministrativi, compresi quelli in corso.
Leggendo i nuovi balzelli in materia edilizia si rasenta anche il ridicolo poiché per esempio è contemplata una voce indicata al n. 18 e denominata " permessi gratuiti alla richiesta" per la quale qualsiasi utente penserebbe di non dover pagare nulla essendo la gratuità indicata nel titolo del permesso ed invece i nostri "grandi amministratori" hanno previsto 100 euro per i diritti tecnici e 15 euro per i permessi di segreteria.
Certo se il permesso gratuito costa 100 euro più 15 non osiamo pensare quanto costi quello non gratuitio.
Tanto. Infatti per il rilascio dei permessi il costo arriva sino a 4.000,00 euro di un permesso a costruire oneroso di valore superiore a 20.000,00 euro partendo da un minimo di euro 250,00 per diritti tecnici oltre euro 300,00 nel massimo ed euro 20,00 nel minimo per diritti di segreteria.
Per ogni variante aggiuntiva rispetto al medesimo permesso a costruire vanno pagati ulteriori diritti di segreteria, euro 300,00 per la prima rchiesta, euro 700,00 per la seconda richiesta, ed euro 1.500,00 dalla terza, il tutto con l´aggiunta dei diritti di segreteria che partono da euro 50,00 sino ad euro 300,00 per la terza e successiva richiesta.
Il risultato è che per conseguire un permesso a costruire ordinario, vale a dire di quelli che comunemente l´utente richiede per edificare un piccolo alloggio , in caso di qualche variante in corso d´opera si arriva a spendere cifre sproporzionate e penalizzanti.
E´ il caso di ricordare che oltre ai diritti tecnici e di segreteria il cittadino che richiede l´atto concessorio dovrà comunque pagare gli oneri concessori che sono previsti dalla legge statale.
A questo punto fortunatamente perché se anche gli oneri concessori fossero di competenza comunale non osiamo pensare che cifre sarebbero state previste.
Neppure sembra corretto e logico duplicare l´ingiusto balzello in diritti tecnici e diritti di segreteria.
Bisogna ricordare ai signori amministratori che i tecnici comunali , di norma , sono dipendenti dell´ente perché vincitori di un concorso e che se oggi esistono funzionari facenti funzioni nominati , senza concorso , e di fiducia da parte del sindaco tale pratica non può essere messa a carico dei cittadini, magari imponendo assurdi tributi.
Senza soffermarci sulla legittimità della nomina di un funzionario esterno all´ente e designato fiduciariamente.
Non a caso in quella deliberazioni chi scrive ( il consigliere comunale Avv. Salvatore Piccolo, consigliere comunale di opposizione, in passato assessore) non votò in senso favorevole.
Già si pensava che non fosse giusto nominare fiduciariamente il tecnico comunale per due motivi.
Il primo di carattere economico perché prima o poi i costi aggiuntivi dovevano pur essere reperiti da qualche parte , come la recente delibera in commento ha dimostrato, e poi perché tra i dipendenti comunali, vincitori di concorso, un tecnico in servizio è ancora presente.
A proposito il concorso bandito ormai molti anni fa per coprire proprio il posto di funzionario responsabile dell´ufficio urbanistico che fine ha fatto? Ci riferiamo naturalmente al concorso pubblico non a quello fiduciario.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine ed il risultato della cattiva amministrazione si ripercuote sui cittadini che si trovano costretti a pagare pesanti tasse e balzelli senza giustificato motivo.
Pensiamo, infatti, che dietro alle pesanti imposizioni di carattere tributario ci sia la necessità di reperire fondi aggiuntivi evidentemente per coprire costi in precedenza non esistenti.
Non osiamo pensare che invece si sia trattato del capriccio di qualcuno di coloro che siedono in giunta che all´improvviso si alza e decide con un tratto di penna di imporre diritti e tributi per il rilascio di atti, permessi e licenze presso l´ufficio tecnico del Comune di Sparanise.
In un periodo di crisi come quello presente nel quale proprio il comparto dell´edilizia locale risente pesantemente della crisi imporre ulteriori costi e balzelli significa affossare definitivamente il settore che pure un tempo era fiorente a Sparanise con conseguente riduzione di posti di lavoro.
Tutto questo accade a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali e purtroppo sappiamo che molti di questi nostri amministratori si ripresenteranno al giudizio del popolo. Cosa andranno a raccontare?
Si tratta di una serie di tributi , distinti in specifiche voci , per i quali il cittadino richiedente dovrà sborsare due distinti balzelli.
Uno per diritti "tecnici" e l´altro per diritti "di segreteria".
L´elenco è ampio e comprende tutti gli atti che il Comune ha il potere di rilasciare.
Per ottenere un certificato di destinazione urbanistica , necessario per la compravendita, o donazione di qualsiasi terreno è necessario pagare dai 25 ai 50 euro per i cosiddetti diritti tecnici con l´aggiunta di una somma tra i sette e i dieci euro per i diritti di segreteria.
I certificati di agibilità e/o abitabilità costeranno dai 60 ai 130 euro oltre ai diritti di segreteria che vanno da 7 a 20 euro.
La richiesta di una D.I.A. , non onerosa, per la quale cioè non è previsto il pagamento di oneri urbanistici costerà 150 euro oltre 30 euro per diritti di segreteria, mentre per la D.I.A. onerosa il prezzo da pagare in tasse al Comune sale ad euro 350,00 oltre euro 50 per diritti di segreteria.
Anche il semplice accesso agli atti amministrativi diviene a pagamento con la cifra , neppure modica, di euro 70,00.
Su quest´ultima norma sembra necessario anche un approfondimento di legittimità poiché l´accesso agli atti amministrativi rappresenta ormai un diritto sacrosanto , anche di rilevo costituzionale , che non può subire limitazioni.
Il diritto di accesso è previsto in favore dei cittadini come fondamentale strumento di controllo in una sana democrazia.
L´odierna amministrazione ha invece previsto il pagamento di euro 70 per poter accedere agli atti amministrativi, compresi quelli in corso.
Leggendo i nuovi balzelli in materia edilizia si rasenta anche il ridicolo poiché per esempio è contemplata una voce indicata al n. 18 e denominata " permessi gratuiti alla richiesta" per la quale qualsiasi utente penserebbe di non dover pagare nulla essendo la gratuità indicata nel titolo del permesso ed invece i nostri "grandi amministratori" hanno previsto 100 euro per i diritti tecnici e 15 euro per i permessi di segreteria.
Certo se il permesso gratuito costa 100 euro più 15 non osiamo pensare quanto costi quello non gratuitio.
Tanto. Infatti per il rilascio dei permessi il costo arriva sino a 4.000,00 euro di un permesso a costruire oneroso di valore superiore a 20.000,00 euro partendo da un minimo di euro 250,00 per diritti tecnici oltre euro 300,00 nel massimo ed euro 20,00 nel minimo per diritti di segreteria.
Per ogni variante aggiuntiva rispetto al medesimo permesso a costruire vanno pagati ulteriori diritti di segreteria, euro 300,00 per la prima rchiesta, euro 700,00 per la seconda richiesta, ed euro 1.500,00 dalla terza, il tutto con l´aggiunta dei diritti di segreteria che partono da euro 50,00 sino ad euro 300,00 per la terza e successiva richiesta.
Il risultato è che per conseguire un permesso a costruire ordinario, vale a dire di quelli che comunemente l´utente richiede per edificare un piccolo alloggio , in caso di qualche variante in corso d´opera si arriva a spendere cifre sproporzionate e penalizzanti.
E´ il caso di ricordare che oltre ai diritti tecnici e di segreteria il cittadino che richiede l´atto concessorio dovrà comunque pagare gli oneri concessori che sono previsti dalla legge statale.
A questo punto fortunatamente perché se anche gli oneri concessori fossero di competenza comunale non osiamo pensare che cifre sarebbero state previste.
Neppure sembra corretto e logico duplicare l´ingiusto balzello in diritti tecnici e diritti di segreteria.
Bisogna ricordare ai signori amministratori che i tecnici comunali , di norma , sono dipendenti dell´ente perché vincitori di un concorso e che se oggi esistono funzionari facenti funzioni nominati , senza concorso , e di fiducia da parte del sindaco tale pratica non può essere messa a carico dei cittadini, magari imponendo assurdi tributi.
Senza soffermarci sulla legittimità della nomina di un funzionario esterno all´ente e designato fiduciariamente.
Non a caso in quella deliberazioni chi scrive ( il consigliere comunale Avv. Salvatore Piccolo, consigliere comunale di opposizione, in passato assessore) non votò in senso favorevole.
Già si pensava che non fosse giusto nominare fiduciariamente il tecnico comunale per due motivi.
Il primo di carattere economico perché prima o poi i costi aggiuntivi dovevano pur essere reperiti da qualche parte , come la recente delibera in commento ha dimostrato, e poi perché tra i dipendenti comunali, vincitori di concorso, un tecnico in servizio è ancora presente.
A proposito il concorso bandito ormai molti anni fa per coprire proprio il posto di funzionario responsabile dell´ufficio urbanistico che fine ha fatto? Ci riferiamo naturalmente al concorso pubblico non a quello fiduciario.
Alla fine tutti i nodi vengono al pettine ed il risultato della cattiva amministrazione si ripercuote sui cittadini che si trovano costretti a pagare pesanti tasse e balzelli senza giustificato motivo.
Pensiamo, infatti, che dietro alle pesanti imposizioni di carattere tributario ci sia la necessità di reperire fondi aggiuntivi evidentemente per coprire costi in precedenza non esistenti.
Non osiamo pensare che invece si sia trattato del capriccio di qualcuno di coloro che siedono in giunta che all´improvviso si alza e decide con un tratto di penna di imporre diritti e tributi per il rilascio di atti, permessi e licenze presso l´ufficio tecnico del Comune di Sparanise.
In un periodo di crisi come quello presente nel quale proprio il comparto dell´edilizia locale risente pesantemente della crisi imporre ulteriori costi e balzelli significa affossare definitivamente il settore che pure un tempo era fiorente a Sparanise con conseguente riduzione di posti di lavoro.
Tutto questo accade a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali e purtroppo sappiamo che molti di questi nostri amministratori si ripresenteranno al giudizio del popolo. Cosa andranno a raccontare?
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