Dopo 25 anni crolla il regno di Elio Sticco.
04-02-2012 16:11 - Cronaca
una delle tante file di avvocati davanti agli uffici giudiziari
Sembrava eterno, ed invece un giorno poi finì, recitava una canzone di qualche anno fa.
Proprio così è successo per il Consiglio dell´Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere. Dopo circa 25 anni di dominio incontrastato di Elio Sticco e della sua squadra con la storica lista "Unione" alle elezioni forensi ultime è successo l´impensabile.
Elio Sticco è stato sonoramente battuto e la lista denominata "Avvocati per il cambiamento" ha stravinto le elezioni. Che l´aria stava cambiando si era avvertito sia durante le operazioni di voto al primo turno, quando l´affluenza è risultata molto ampia, sia al ballottaggio.
Il 28 gennaio i risultati. La lista guidata da Alessandro Diana, Presidente della camera penale sammaritana, ha stravinto portando ben 12 consiglieri su 15 in consiglio, mentre Sticco si ferma a quota tre consiglieri (Rosanna Raucci ed Alfonso Quarto).
Per la lista vincente insieme a Diana, Francesco Buco, Del Vecchio Angela, Carlo Grillo, Raffale Boccagna, Gabriele Amodio, Pierluigi Basile, Patrizia Manna, Vincenzo Agata, Antonio Mirra, Guido Lombardo ed Ivan Zoff.
Il Consiglio dell´Ordine è già convocato per la proclamazione degli eletti e, secondo voci solitamente ben informate, non dovrebbero esserci problemi per l´elezione alla carica di Presidente di Alessandro Diana, alla carica di Segretario per Francesco Buco e alla carica di tesoriere per Angela Del Vecchio.
Testimoni oculari riferiscono che l´anziano presidente uscente al momento di lasciare il locale dove avveniva lo spoglio delle ultime schede abbia affermato :"Prendo atto del cambiamento."
Finisce quindi l´era di Elio Sticco, avvocato sammaritano ormai ultraottantenne. E´ ancora troppo presto per dare il giusto peso all´azione di Elio Sticco, ma certamente il ruolo che ha avuto Sticco per l´avvocatura sammaritana non è di secondo piano e probabilmente non solo per il lungo periodo trascorso alla presidenza.
Da tempo si avvertiva la voglia di cambiamento ed al nuovo consiglio spetterà il compito di affrontare i tanti problemi irrisolti della giustizia sammaritana. Problemi specifici che si sommano alla già grave crisi della Giustizia in generale : tempi biblici per i processi civili e penali, aumento dei costi per l´accesso alla giustizia, mancanza di personale amministrativo.
Da noi per prima cosa c´è l´emergenza della sede civile del Tribunale, tutt´ora ospitata in un condominio assolutamente inadeguato, di proprietà della famiglia Cosentino.
La questione della formazione forense, affidata al momento ad una fondazione privata, che senza molta fantasia si chiama Fondazione Elio Sticco (FEST).
In ultimo la ricerca di una autorevolezza, perduta, per l´intera classe forense. Chiunque frequenta le aule di giustizia non può che rendersi conto di come sono trattati gli avvocati nei Tribunali, sia in udienza che in cancelleria.
Come già stabilito dal una sentenza del TAR Lazio, le cancellerie devono essere aperte per 5 ore al giorno nei giorni feriali e non è possibile aprire in giorni alterni.
Mancano postazioni informatiche per l´accesso ai registri di cancelleria, che ormai sono in formato elettronico, mentre tale possibilità esiste in tutti gli altri Tribunali d´Italia. In udienza, soprattutto nella sezione lavoro e previdenza, gli avvocati sono costretti ad un prenotazione fuori la porta, quando dovrebbe il magistrato preventivamente organizzare l´udienza con orari precisi.
Neppure può tralasciarsi nell´ottica di una professione liberare per definizione l´adozione di politiche forensi in favore dei giovani avvocati così come favorire aggregazioni professionali per materie, come avviene ormai in tutta Italia.
In definitiva le elezioni forensi hanno determinato un cambiamento, anche inatteso, della classe dirigente, tuttavia in mancanza di una precisa azione di governo degli avvocati verso il cambiamento con risultati concreti crediamo che alle prossime elezioni ( ovvero tra due anni) potrebbe verificarsi una situazione di incertezza che addirittura potrebbe rivelarsi peggiore del tanto auspicato cambiamento.
Proprio così è successo per il Consiglio dell´Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere. Dopo circa 25 anni di dominio incontrastato di Elio Sticco e della sua squadra con la storica lista "Unione" alle elezioni forensi ultime è successo l´impensabile.
Elio Sticco è stato sonoramente battuto e la lista denominata "Avvocati per il cambiamento" ha stravinto le elezioni. Che l´aria stava cambiando si era avvertito sia durante le operazioni di voto al primo turno, quando l´affluenza è risultata molto ampia, sia al ballottaggio.
Il 28 gennaio i risultati. La lista guidata da Alessandro Diana, Presidente della camera penale sammaritana, ha stravinto portando ben 12 consiglieri su 15 in consiglio, mentre Sticco si ferma a quota tre consiglieri (Rosanna Raucci ed Alfonso Quarto).
Per la lista vincente insieme a Diana, Francesco Buco, Del Vecchio Angela, Carlo Grillo, Raffale Boccagna, Gabriele Amodio, Pierluigi Basile, Patrizia Manna, Vincenzo Agata, Antonio Mirra, Guido Lombardo ed Ivan Zoff.
Il Consiglio dell´Ordine è già convocato per la proclamazione degli eletti e, secondo voci solitamente ben informate, non dovrebbero esserci problemi per l´elezione alla carica di Presidente di Alessandro Diana, alla carica di Segretario per Francesco Buco e alla carica di tesoriere per Angela Del Vecchio.
Testimoni oculari riferiscono che l´anziano presidente uscente al momento di lasciare il locale dove avveniva lo spoglio delle ultime schede abbia affermato :"Prendo atto del cambiamento."
Finisce quindi l´era di Elio Sticco, avvocato sammaritano ormai ultraottantenne. E´ ancora troppo presto per dare il giusto peso all´azione di Elio Sticco, ma certamente il ruolo che ha avuto Sticco per l´avvocatura sammaritana non è di secondo piano e probabilmente non solo per il lungo periodo trascorso alla presidenza.
Da tempo si avvertiva la voglia di cambiamento ed al nuovo consiglio spetterà il compito di affrontare i tanti problemi irrisolti della giustizia sammaritana. Problemi specifici che si sommano alla già grave crisi della Giustizia in generale : tempi biblici per i processi civili e penali, aumento dei costi per l´accesso alla giustizia, mancanza di personale amministrativo.
Da noi per prima cosa c´è l´emergenza della sede civile del Tribunale, tutt´ora ospitata in un condominio assolutamente inadeguato, di proprietà della famiglia Cosentino.
La questione della formazione forense, affidata al momento ad una fondazione privata, che senza molta fantasia si chiama Fondazione Elio Sticco (FEST).
In ultimo la ricerca di una autorevolezza, perduta, per l´intera classe forense. Chiunque frequenta le aule di giustizia non può che rendersi conto di come sono trattati gli avvocati nei Tribunali, sia in udienza che in cancelleria.
Come già stabilito dal una sentenza del TAR Lazio, le cancellerie devono essere aperte per 5 ore al giorno nei giorni feriali e non è possibile aprire in giorni alterni.
Mancano postazioni informatiche per l´accesso ai registri di cancelleria, che ormai sono in formato elettronico, mentre tale possibilità esiste in tutti gli altri Tribunali d´Italia. In udienza, soprattutto nella sezione lavoro e previdenza, gli avvocati sono costretti ad un prenotazione fuori la porta, quando dovrebbe il magistrato preventivamente organizzare l´udienza con orari precisi.
Neppure può tralasciarsi nell´ottica di una professione liberare per definizione l´adozione di politiche forensi in favore dei giovani avvocati così come favorire aggregazioni professionali per materie, come avviene ormai in tutta Italia.
In definitiva le elezioni forensi hanno determinato un cambiamento, anche inatteso, della classe dirigente, tuttavia in mancanza di una precisa azione di governo degli avvocati verso il cambiamento con risultati concreti crediamo che alle prossime elezioni ( ovvero tra due anni) potrebbe verificarsi una situazione di incertezza che addirittura potrebbe rivelarsi peggiore del tanto auspicato cambiamento.